Dal presente al futuro, che sarà del calcio a Ladispoli. Squadra in declino, cambio di proprietà in arrivo e le promesse di una copertura che non si vede
Pochi tifosi allo stadio, numeri che inesorabilmente si specchiano con la posizione di classifica.
Il Ladispoli è penultimo e rischia, seriamente, di lasciare un campionato atteso da anni.
Peccato che anche domenica sia arrivata una sconfitta pesante dopo una prova incolore e senza fame di vincere.
E’ tempo di bilanci, questo potrebbe essere l’ultimo anno della gestione di Umberto Paris che come Francesco Marino è stato un grande presidente, ma lo è stato di più perchè si è dimostrata persona umana e saggia.
I tifosi, chiaramente, sono delusi e nulla è stato fatto per convicerli a non esserlo.
E’ mancata una figura in società, una persona che potesse stringere rapporti di fidelizzazione con la città per tradizione poco passionale.
E i numeri, poi, sono inequivocabili perché la domenica sembra di stare a un teatro e non in uno stadio.
Dispiace assistere a scenari simili, più’ che in uno stadio in un campo sportivo, perché tale si può chiamare un impianto in cui manca una tribuna stampa e la copertura, sbandierata in cielo, ad oggi è carta straccia.
Il consigliere Ardita, verace e indomito, sta facendo salti mortali e quando piove gridano che ce n’è bisogno
Insomma il futuro del Ladispoli è avvolto da nubi e da dubbi, non senza ricordare che a maggio potrebbe cambiare proprietà. Dicono che la trattativa sia andata a buon fine, si cambia pagina.
In meglio o in peggio non si sa. Si sa solo che sarà l’inizio di una nuova era.