Cielo a pecorelle, acqua a catinelle
Cielo a pecorelle, siamo abituati a collegarlo alla pioggia, a catinelle, e non si tratta solo di una diceria popolare, o ad una filastrocca bella per la rima
Cielo a pecorelle, acqua a catinelle è uno dei più noti proverbi riguardanti il meteo, lo si impara spesso da piccoli senza neanche accorgerci, o chiederci, fino a che punto è vero o solo un modo di dire popolare.
Proverbi come questo e molti altri non sono un capriccio artistico ma delle affermazioni che nascono da anni e anni, se non secoli, di osservazione.
Magari non sarà osservazione scientifica, basata su dati numerici e misurazioni precise, ma osservazione sul campo di persone che, in epoche diverse dalla nostra, ogni giorno dovevano fare i conti con i capricci del clima.
Le nuvole protagoniste del cielo a pecorelle si chiamano “altocumuli” e sono ammassi nuvolosi che si vengono a formare quando una grande massa di aria calda e umida viene sollevata dal suolo fino a quote di circa 3-5 km nel momento in cui ci si avvicina ad un fronte freddo attivo.
In corrispondenza di un fronte freddo come questo, si verificano di solito precipitazioni a carattere temporalesco, acquazzoni, vento forte. Acqua “a catinelle” appunto.