Litorale romano, al centro degli affari malavitosi
Il litorale romano è prevalentemente occupato dalla malavita organizzata siciliana, calabrese, campana e pugliese.
Tra la zona che parte dal grattacielo “scacciapensieri” fino ad arrivare alle strade desolate di Lavinio la “ndrangheta capitale” ha instaurato la sua sede principale.
Mentre tra Anzio e Ardea, opera un clan che ormai si è stabilito in zona, da almeno trent’anni e proprio a gennaio, è stato eseguito un decreto di confisca nei confronti di questo clan, per un valore di circa 1,3 milioni di euro.
La zona compresa tra Anzio e Nettuno, sono località di notevole importanza per le organizzazioni.
La criminalità Campana in queste località, oltre ad occuparsi di far arrivare gli stupefacenti, investe i redditi illeciti in svariate attività tra cui: gestione di esercizi commerciali, sale giochi, smaltimento di rifiuti, edilizia, gestione di cave e non solo, questi alcuni degli impieghi svolti dalla criminalità organizzata.
Ostia, Torvaianica, Anzio e Nettuno sono al centro degli affari della mafia, un luogo favorevole per un’infiltrazione silenziosa da parte delle organizzazioni mafiose.